DOSSIER 2003 - LA SCUOLA CHE CAMBIA

Nel febbraio scorso abbiamo pubblicato il dossier “La scuola pubblica si smonta” con cifre e commenti sui tagli avvenuti negli ultimi anni ai danni della scuola pubblica italiana, determinati dagli interventi operati dai governi sia attraverso le finanziarie sia attraverso lo strumento dell’articolazione delle voci di spesa (circolari, direttive…). Ne è scaturito un quadro molto preoccupante che ha visto un consistente taglio di struttura (del numero di classi, dell’organico dei docenti e del personale ATA…) e un calo significativo degli investimenti in settori nevralgici come l’handicap, l’arricchimento dell’offerta formativa, le nuove tecnologie...
Successivamente abbiamo voluto andare a verificare quali fossero gli effetti di quei tagli nella vita quotidiana delle scuole. Abbiamo, così, avviato un’indagine nazionale “La scuola che cambia”, realizzata attraverso un questionario che, nella scorsa primavera, abbiamo mandato alle oltre 10.000 istituzioni scolastiche italiane. Ne è scaturita una grande fotografia dei cambiamenti in atto, a partire dall’autonomia scolastica che ha costretto le scuole a ripensarsi come organizzazione e “comunità educante”. Abbiamo raccolto informazioni sui cambiamenti nell’organizzazione delle attività, nelle relazioni interne, nelle disponibilità di risorse, quei cambiamenti che, comunque, si traducono in qualità della scuola.
Uno strumento come il questionario, ovviamente, non può registrare quei cambiamenti di clima, sottili e quasi impalpabili, che pure nella professione dell’insegnante sono così decisivi, che riguardano la gratificazione, la stima di sé come professionista, l’entusiasmo o l’appiattimento nella abitudine. Ma quel clima è in larga parte determinato dai minuti cambiamenti (o non – cambiamenti) che modificano il quotidiano, ed è a questi che abbiamo rivolto la nostra attenzione.Adidas